martedì 21 febbraio 2017

momenti Pregara

Gli istanti che si hanno prima dell'inizio di una gara sono sempre di un certo tipo, ad alcuni piacciono, altri li odiano, per altri sono indifferenti. Io generalmente tendo ad entrare in un mio mondo a parte e a isolarmi prendendomi il mio tempo, magari con un po' di stretching.
Indosso le mi scarpe da corsa con calma e lentezza facendo scivolare i lacci colorati tra le dita.
Sistemo lo zaino se si tratterà di una gara molto lunga e mi preparo con lo spirito giusto.

L'ultima volta eravamo circa 180, ognuno con un attrezzatura diversa, zaini di tutti i colori, borracce piene e bacchette di ultima generazione.
Lo speeker illustrava il tracciato mentre mi posiziono impaziente per la partenza.

Mancano pochi minuti, a quanto pare ci sarà anche un elicottero a riprendere la partenza.
Avvicinandosi, il rumore prodotto dalle pale si fa sempre più assordante e mi distrae momentaneamente dal mio scopo.

Fa abbastanza caldo, ed è una piccola gocciolina di sudore che mi scorre sulle guance a ricordarmi dove sono e perché mi trovo qui e a farmi ritrovare la concentrazione e la voglia di dare il meglio.

E' passato tanto dalla mia ultima corsa e da quell'infortunio che mi ha fatto lasciare tutto.
Oggi, però mi trovo in quello stesso punto prima della partenza, non c'è nessuno qui vicino a me, sono solo, ma anche questa volta ho la mia motivazione che mi accompagna, questa volta però farò questo percorso solamente perché ne ho voglia conscio del fatto che non otterrò gli stessi risultati.

Mentalmente rivivo gli istanti di quella partenza e si parte, quasi intravvedendo gli atleti di quella giornata muoversi con me.


La prima salita è già durissima e basta e avanza come riscaldamento, procedo poi per il bosco e i campi. In alcuni punti il sentiero è così umido da far perdere l'equilibrio facendomi avanzare lentamente, però sono contento.